Guardando questi vecchi componenti che utilizzai molti anni fa, decisi di ripetere la costruzione di quella semplice radio come feci allora, ma di farlo prendendo spunto anche dalla filosofia giapponese del Kintsugi, dove una oggetto rotto senza più valore viene riparato con oro creando una nuova forma da cui nasce una storia ancora più preziosa. Cercherò quindi di valorizzare questa mia nuova realizzazione utilzzando materiali pregiati e tecnologie raffinate, dando ancora più valore a questa storia per me così preziosa.
I componenti principali che andrò ad utilizzare sono: un vecchio pezzo di legno, il condensatore variabile utilizzato allora, un cristallo di galena ed una bobina a nido d'ape.
Il pezzo di legno che sarà la base per gli altri componenti, proviene dall'architrave in legno trovato durante la ristrutturazione della mia casa, penso si tratti di un legno di antico ricco della storia di almeno 4 secoli.
La lavorazione è molto difficile perchè il legno è durissimo e per prima cosa procedo alla squadratura, poi usando il trapano a colonna riesco a scavare all'interno del legno, ricavo la parte piana usando una fresa da legno montata sul trapano fisso, quindi il bordo esterno sagomato, e la finitura con carta vetrata.
La bobina a fondo di paniere (L1) , realizzata con filo Litz, viene avvolta su di un apposito supporto, per poi essere fissata con colla vinilica; il numero di spire viene calcolato per ottenere l'impedenza di 680 uH. Il filo Litz, dal tedesco Litzendraht è un filo intrecciato, costituito da tanti piccoli conduttori di rame isolati ed intrecciati, la treccia formata dai singoli fili ha due coperture, la prima in cotone e la seconda in seta. Questo filo viene utilizzato per minimizzare la resistenza elettrica alle alte frequenze sfruttando l'effetto pelle che fu spiegato per la prima volta da Lord Kelvin nel 1887.
Il Detector a cristallo di Galena (D1) (detto a baffo di gatto) lo acquistai alla fiera di Pordenone. la levetta serve appunto per posizionare il contatto a molla su una faccia del cristallo in grado di eseguire la rivelazione del segnale radio.
Il condensatore variabile (C1) è lo stesso che usai negli anni 70, ma qui il problema è quello di farlo lavorare in orizzontale, perchè solo in questo modo può essere contenuto all'interno del supporto in legno realizzato.
A questo proposito andrò a disegnare le varie parti con un CAD per il disegno tridimensionale, per poi realizzare con stampa 3D, un riduttore con ingranaggio e vite senza fine per far funzionare con perno verticale il condensatore variabile posizionato in orizzontale.